Non se possa interessare il mio vissuto da alluvionata Romagnola, ma spero che arrivi al Cuore delle persone istituzionali che si dovrebbero occupare di questi problemi per noi quotidiani. Chiedo scusa, anticipatamente a chi non interessa questo problema e mi auguro che nessuno di Voi si trova mai in questa situazione. La Romagna É stata colpita da Alluvione a Maggio 2023 e Settembre 2024. In totale siamo stati evacuati da casa nostra 3 volte senza sapere come avresti ritrovato casa, in 2 con 4 cani in auto per tantissime ore, molto stressante per noi e per i cani che non hanno potuto capire la situazione. Ho sempre vissuto in Borgo Tombe di Fossolo da quando sono nata e non ho mai avuto paura del Fiume Lamone, ho studiato a Scuola che le città sono sorte vicino ai fiumi per l’acqua e ciò mi ha sempre tranquillizzata. Ricordo 2 volte a malapena da quando sono nata, che abbiamo avuto l’acqua alta nel Fiume, infatti da noi si chiama ‘Fiumana’ non ‘Alluvione’, ma non é mai uscita dall’argine, Prima di Maggio 2023. Io non ne voglio fare un discorso materialistico, ma la casa é tutto, so bene che c’è chi non ce l’ha, ma questo caso è differente. A Maggio 2023 quando é arrivata la prima allerta tramite megafono con auto dei Carabinieri, ricordo che io non volevo assolutamente abbandonare casa, mi fidavo del mio fiume e comunque in ogni caso volevo essere qui e non abbandonare ciò che mio Babbo si é sudato e costruito con le sue mani, visto personalmente e aiutato anche, nel limite delle possibilità, Specialmente quando ero a casa disoccupata. Ogni mattone qui profuma di Amore di Babbo mio. Mio Babbo si é sempre occupato di queste 2 case, quella dov’è sono nata e questa di fronte per avere un unico piazzale privato e perché si nel Tempo si può avere sempre bisogno io di Babbo e lui di me. Questa é un valore che niente può superare È Il valore della Vicinanza. Ma mio marito non capendo il valore sentimentale che ho per ciò che mi ha lasciato mio Babbo da Proteggere ci ha caricato in macchina con i 4 cani. Prima di uscire di casa ricordo di aver scritto al Sindaco di Faenza che a Fossolo, a fianco il Fiume Lamone la Protezione Civile non c’è, visto che ci suggeriva di andare al Palazzetto di Faenza io gli ho detto che mai potrei andare verso la parte che era già messa peggio di noi (noi siamo più a valle) in più con 4 cani mai saremo andati in un palazzetto perché già mi sentivo impazzire io, figuriamoci se ci avessi portato i miei 4 cani come l’avrebbero vissuta. (Alternativa? Palazzetto di Russi che poi abbiamo saputo pieno e non solo, evacuato per esondazione del fiume Montone e spostati tutti se ho capito bene alla scuola elementare che visto per quel che io sappia é più piccola del palazzetto). Ho detto al sindaco, che qui a Fossolo non c’é nessuno della protezione civile se poteva fare arrivare almeno 2 che ci aprissero chiesa e canonica. Quando mi ha risposto che ne stava inviando 2, mi sono leggermente rassicurata, ma quella porta non é mai stata Aperta, Se c’era ancora il mio Caro Don Oreste, mi avrebbe aperto subito e rassicurata come una figlia. Questa oggi per me senza Don Oreste non é più né Parrocchia, né Canonica, lo so sono parole forti, ma a tutto c’è un perché, ma questa è tutta un altra storia. Né la porta della Canonica, né il Portone della Chiesa É stato aperto al Pubblico. Siamo andati all’unico bar che conosciamo aperto 24h su 24h a Russi, a passare la notte tra bar e auto, anche per stare con le mie cucciole chiuse in macchina e nel Bar con altri amici, conosciuti nel Bar, in particolare con un amico di Fossolo come noi. Nessuno della protezione civile si é preoccupata di come stavamo ed i nostri numeri di telefono li hanno, in quanto sapendo che siamo invalidi ci hanno telefonato per sapere se eravamo in sicurezza, hanno chiesto il nome del bar di Russi dove abbiamo intenzione di passare la notte, poi il nulla. Luca (mio marito) è il nostro amico di Fossolo ogni tot ore sono andati a fare un giro in macchina, col rischio di essere pure multati, (ma con quale multa ci volete minacciare?! Se la protezione civile per noi non c’è?! Dobbiamo fare da soli!) solo perché volevamo sapere le sorti delle nostre case del nostro futuro in momento di disperazione! Io ero quasi impazzita, ogni macchina con lampeggiante acceso, dal parcheggio del bar correvo (come potevo), nessuno si è fermato, per sapere del nostro borgo Tombe. Due invece fortunatamente fermavano proprio al Bar per caffè, io quasi mi attaccavo ad ogni giacca è catarifrangente che vedevo nel bar per sapere. Mi rispondono freddamente che non sanno nulla. L’ultimo mi risponde che l’acqua ha rotto l’argine del fiume Lamone più indietro e più avanti, potete stare tranquilli dal Borgo Tombe l’acqua del fiume é in calo, non si é rotto l’argine. Alle prime luci dell’alba arriviamo a casa, il piazzale é pieno di fango, terrore, il fango sarà entrato in casa! Fuori avevo visto il fango nel piazzale, Il resto fuori, Lo visto piano piano con la Luca e coi giorni. In casa naturalmente mi sono sentita più tranquilla però il fango era entrato vicino alle porte all’interno ed i mobili più vicino alle 2 porte di uscita, davanti e dietro, ho dovuto spostare i mobili che purtroppo coi piedini di plastica si spaccano, scendono i primi mobili, ci vanno dietro gli altri più vicino. Chi può chiama l’impresa di pulizie e cambia la cucina. Chi non può? Ma poi io mi chiedo se il sindaco o chi per lui mi risponde in Messenger ‘arriveremo da tutti’, con questo si assume la sua responsabilità di intervenire. Mentre io tutti giorni con pala e scopa cerco di pulire da sola il piazzale, comincio a stilare l’elenco dei danni con foto che poi allego. Mio marito Luca intanto chiedeva via web, gli aiuti al comune, io al telefono ad aspettare la linea per sentire di nuovo che dovevo raccontare di nuovo tutto, ho sentito le risposte più assurde, ‘tutti i mezzi sono a Faenza’, ma perché noi pagatori di tasse (compresa la Bonifica) perché siamo in campagna non abbiamo diritto a qualche mezzo? Così capisci che la campagna per il comune é ultima siamo di serie B. Altra risposta che mi ha infastidito é che ‘non c’è nessuna pratica aperta per noi’. Cadono le braccia. Altra risposta? Secondo chi mi risponde al telefono in proprietà privata loro non possono entrare per aiutare (a Faenza si in campagna no) ‘In campagna avete i trattori’. Il Trattorino c’è stato rubato appena finito di pagare, non ce l’abbiamo più,oltre ai soldi spesi per il trattorino. Il vice sindaco Andrea Fabbri, viene a vedere tutti i danni della prima alluvione. Gli ho fatto notare subito dal piazzale privato dove c’è il pozzo che dal rientro a casa, non è più funzionante, mi risponde che può succedere, suggerisce di spegnere il motore del pozzo che sforzandosi potrebbe bruciarsi, visto che non c’é mio marito, mi rivolge domande troppo tecniche alle quali non ho risposta, mi promise che ricontattava mio marito al cellulare entro fine Maggio 2023, vede casa, giardino e tutti i danni. L’acqua del pozzo é pulita noi la usiamo da sempre per tutto tranne che per bere e cucinare. Nell’attesa di un tecnico del comune competente in materia, mio marito allaccia l’acqua potabile con quella del pozzo, da allora arrivano bollette d’acqua per noi esorbitanti. 3 volte, una di queste ora! Ennesima volta senza acqua! Ci é stata pure staccata per le cifre per noi insostenibili. Se poi vai a leggere nel dettaglio sembra 40 di consumo più 600 per cosa? Noi Faentini Dobbiamo dividerci tutta la spesa dell’acqua che sono state usate per pulire le case dai disastri? Non é colpa nostra. Aspettando sempre e comunque che il comune provveda ai danni dell’alluvione, sistemando anche il pozzo. Il vice Sindaco non si é più né visto né sentito. Nonostante i dolori giorni per l ed il resto delle mie patologie, in 2 mesi circa da sola, rendendo pubblico su Facebook ciò che riuscivo a fare quotidiana con foto, raschio e spazzo tutto il piazzale privato e tutto chi abusa della mia proprietà privata, vicini di casa cattivi, continuano come fosse normale a parcheggiare nel mio parcheggio privato senza mai averli visti occuparsi della dura pulizia del mio piazzale privato, rivolgendomi solo brutte parole ed offese irripetibili. Quando sono riuscita a fare un unica mucchia, dopo le telefonate in comune ed i miei messaggi a Messenger per il comune di Faenza ed il sindaco senza risposte concrete, per la paura che se piovesse di nuovo e si stendesse di nuovo tutto per terra mio marito telefona e finalmente arriva Faenza Spurghi dicendomi pure che dovevamo telefonare prima perché lo raccolgono meglio da bagnato, come se io non avessi mai telefonato al comune. Non é colpa sia, intanto che c’è pulisce lo scolo delle acque piovane di tante altre casa dietro casa mia e di mamma, uno strato di fango di decimetri e decimetri che non avrei mai potuto fare da sola. Prima di andare via il ragazzo della Faenza Spurghi ci dice che visto che le fogne sfociano nel campo, lui stesso é andato a controllare e franata la terra, segnalerà al comune il problema delle fogne. Mi devo vergognare a dire che ancora oggi non posso tirare l’acqua nel mio wc? Il resto dei danni di Maggio 2023 é ancora qui da allora. Sotto É allegato il copia incolla dell’elenco inviato alla email che mi disse il comune di Faenza, secondo loro mai arrivato. Visto che da noi la terra del fiume a continuato a franare per mesi, qui sentivo scosse come piccoli terremoti preceduti da boati, (il comune mi risponde al telefono che non ci crede) quindi i danni invece che diminuiti sono aumentati, ma non avevo più fiducia nelle ‘persone competenti e responsabili’ non ho nemmeno riaggiornato più i danni e per l’ennesima volta inviato alla email da loro ripetuta al telefono, perché comunque mi rispondono che non hanno ricevuto nulla e nessuno ha in causa un mio fascicolo aperto per danni dovuti all’alluvione ma é tutto qui visibile. Col tempo si convive con la situazione, ma io ci sto male perché io tempo fa, con più forze, portavo fuori nel cortile privato da sola i mobili per pulirli meglio, sotto la luce del sole e li riportavo in casa, sempre da sola, perché avendoli presa a moduli li potevo spostare meglio per le pulizie e per cambiare anche posizione per un senso di nuovo. Questo per dire che ho sempre tenuto alla casa, non mi hanno mai spaventato le pulizie, ho fatto anche le pulizie in casa di altri, ma ora é un cane che si morde la coda, perché ci tengo alla mia casa, ma per problemi di salute non riesco più a pulire come prima e questo fango mi ha doppiamente distrutta. Da Maggio 2023 ogni pioggia, ogni vento, ogni allerta é ‘Paura’. Settembre 2024 arriva una nuova allerta, chiedo al comune ed alla protezione civile se ci possono portare i sacchi per evitare che l’acqua del Fiume alla curva, prenda spinta nuovamente e scenda tutta a casa mia. Non ci sono sacchi, quando arrivano li portano, mai visti. Arriva di nuovo la macchina dei carabinieri con megafono a dire di evacuare. Io dopo ciò che ho passato a Maggio 2023, faccio segno con la testa ‘No’ a Luca, ‘altre notte fuori casa con i 4 cani in macchina’ Ricordo che viene vietato di avvicinarsi ai fiumi, ma se non c’è la protezione civile, noi senza lampioni, come hanno in città, come vediamo l’altezza del fiume? Quando ho senti il Boato o hai i piedi già bagnati e sporchi. Tutto come a Maggio 2023, di nuovo notte fuori casa. Questa seconda volta, come da categoria invalidi nemmeno ci telefonano per sapere dove ci siamo spostati e se ci siamo spostati. Escludendo i Palazzetti, si va a trovare sostegno al bar della volta precedente non più aperto 24h su 24h. L’orario non è più quello, la notte è chiuso, ci riconosce, ci fa entrare e ci dice di rimanere nel frattempo che lui fa le pulizie, perché pioveva a dirotto, ma poi quando lui finisce, purtroppo dobbiamo uscire. È stato anche troppo gentile. Usciamo cerchiamo di parcheggiare in un parcheggio dove non davamo fastidio a nessuno, per passare una notte lunghissima in auto coi 4 cani di cui uno epilettico. Situazione sotto stress per tutti, ma almeno insieme. Pioveva così tanto che non abbiamo neanche fatto pipì nessuno, compreso i cani, senza sapere cosa stava succedendo al fiume e di conseguenza a casa mia e di mamma e la casa mia e di mio marito. Credo che a casa nel nostro letto anche con la paura, saremo stati molti meglio almeno io ed i miei cani. Io ho sempre rispetto per mio Babbo e ciò che mi ha lasciato e ora devo proteggerlo io. Luca vuole uscire invece, crede che il mio sia un discorso materialistico. Si fa mattina, finalmente luce, arriviamo al nostro piazzale, vedo già il fango, più alto della volta precedente. Prendo il mio hipad, per fotografare la situazione al rientro, sento la porta più pesante all’apertura, so che per la porta dietro verso il cortile abbiamo messo tanti teli da spiaggia per proteggere l’eventuale entrata di fango, nella porta di ingresso avevo anche posizionato 3 assi di legno, sperando servisse ancora di più nel cosa arrivasse con più potenza il fango, perché i sacchi appositi non ce li hanno portati. La porta é pesante da aprire, riesco comunque, vedo il fango nell’ingresso, sperando che sia solo lì e che l’abbia spinta io all’interno con l’apertura della porta. Incrocio ancora le dita, fotografando tutto ciò che mi trovo ai piedi. Apro la cucina, é il disastro! Fotografo il pavimento di tutto il piano terra, prendo solo altre scarpe, prima di uscire e fare vedere le foto a Luca. Mentre mostro le foto a Luca, lui prende il cellulare e telefona ai suoi genitori e gli dice, di sua iniziativa che stiamo andando a casa loro coi 4 cani, perché la casa é piena di fango. La mia testa dice no! Non posso abbandonare casa, Non posso abbandonare ciò che mi ha lasciato mio Babbo, ho immenso rispetto per il mio Babbo, non lascio tutto così, devo fare ripristinare casa, non posso andare nell’appartamento dei miei suoceri tutta infangata e bagnata di pioggia persistente con 4 cani. Mentre lui spiegava la situazione a sua mamma, stava andando verso l’autostrada, i genitori di Luca sono a Rimini. Io continuavo a piangere e fare ‘No’ con la testa, sentivo le urla di suo babbo in viva voce, non posso ripetere cosa ,non é un mio linguaggio.
Alla rotonda che unisce Cotignola, Granarolo Faentino, Bagnacavallo e Russi. Vedo un uomo con la giacca rinfrangente gialla, sotto l’ombrello. Io scendo dalla macchina al volo, ho capito che poteva essere della protezione civile, gli corro incontro piangendo, indicandogli i pantaloni e scarpe completamente infangate gli dico é entrato il fango in casa, cosa dobbiamo fare? Mi chiedo dove, spiego che siamo del Borgo Tombe di Fossolo. Mi risponde che mi devo rivolgere alla protezione civile in zona. Gli spiego che a Fossolo non si é mai vista la protezione civile. Mi dice che fa una telefonata. Sta telefonando alla protezione civile. Mi dice che non risponde nessuno. Lo sapevo già. Gli chiedo dov’è la sede, che ci vado direttamente, (ho capito solo di andare verso Faenza) lo ringrazio e risalgo in macchina. Mio marito continua a voler andare verso l’autostrada, ma io sinceramente da chi non mi vuole perché sono sporca di fango e con 4 cani non voglio andare. Mentre fa l’ultima curva prima di entrare in autostrada, vedo uscire dalla autostrada la camionetta della protezione civile. Io scendo al volo e vado verso di loro, sotto la pioggia battente. Luca mi vedeva impazzita, ma se me ne vado dove non mi vogliono, casa mia non si sarebbe mai sistemata né dalla prima né dalla seconda alluvione. Chiedo cortesemente a uno di loro se disturbo, mi chiede se ho bisogno, indico pantaloni e scarpe e dico che abbiamo il fango in casa e siamo 2 invalidi. Mi dicono di calmarmi, mi fanno mettere dove non mi bagno, mentre il capo squadra fa una telefonata, uno di loro mi spiega che essendo appena arrivati a Faenza dal Veneto, senza essere ancora essere arrivati alla base, devono chiedere il permesso di darmi aiuto e fare un primo intervento. Mi chiedono quanto dista, rispondo massimo 20 minuti da qui. Intervento accettato. Risalgo in macchina con Luca, che nel frattempo ha girato l’auto, il capo gruppo si presenta a mio marito e gli dice di farci strada fino a casa nostra. Arriviamo nel Nostro Borgo, noi parcheggiamo a casa, ma non li vedo più, torno indietro a piedi. Come i vicini di casa hanno visto le camionette si sono accerchiati a loro, ognuno di loro aveva la sua richiesta e non sono riusciti a venire più avanti. La camionetta con il tubo dello spurgo che aspira viene fermata dalla prima casa. Mi viene detto dai loro colleghi che il signore gli avrebbe detto: “avreb bisogno proprio ad quest! Uié da tire so e fang e purtel veia” (Avrei proprio bisogno di questo, c’è da tirare su il fango e portarlo via). Quella camionetta che ho trovato io, serviva a noi, ma se l’è presa la prima casa. Il capo squadra dall’altra camionetta mi riconosce e gli dico che la nostra casa é più avanti. Mi segue, lo facciamo entrare in casa. Gli dico che i nostri 2 gatte si sono riparati sul tavolo dove avevamo lasciato crocchette ed acqua, ma non gli faranno nulla, piuttosto scappano le gatte, ma sono sempre tornati. Il capo squadra vede il tutto, fotografa e mi dice che fa partire la prassi. Gli ricordo che ho 4 cani di cui uno epilettico che sono ancora in macchina dalla sera precedente, chiedo se bisogna chiamare il canile per tenerli solo qualche ora poi quando avete finito li andiamo a riprendere. Non mi risponde. Io chiedo ora senza il tubo che aspira su dove mettete il fango? Mi risponde che ha visto la porta sul retro che dà sul giardino e la butta lì. Io non comprendo e chiedo:- mi scusi ma se mi butta il fango in casa nel giardino, quando finisce di piovere io dove faccio uscire i cani?- Mi risponde che ormai il tubo che tira su il fango si é fermato nella prima casa e qui non lo possiamo usare. Anche qui non comprendo, io li ho trovati ed io devo avere questo? Cerco di rimanere calma, ma continuo a piangere. Il capo gruppo chiede un martello o un altro attrezzo per aprire la porta perché é bloccata. Anche qui non comprendo, mi deve rompere la porta? Ma cerco di nuovo di rimanere calma sempre piangendo, pensando a mio Babbo che ha fatto la porta del retro anti fuoco su misura, l’ha tagliata lui, ora viene presa a martellate. Apre la porta e coi tira acqua, buttano il fango fuori. Chiudo gli occhi ed esco di casa, dall’ingresso davanti,non mi sento bene e mi siedo sulla mia sedia fuori casa, ci ha detto che eravamo in mezzo. Non so che fare, non posso litigarci, ma non vedo molto rispetto, comprendo che per altri é solo una casa datata di campagna, ma per me é di più. Chiedo come facciamo per i mobili infangati. Mi risponde che se lo portano fuori ora si bagnano e se usassero il tubo professionale che hanno loro ha troppa potenza si sarebbero rotti. Anche qui non capisco. Mentre sono seduta mi viene in mente casa di me e mamma, di fronte, sempre lì, stesso piazzale, prendo la chiave e vedo fango ovunque. Vado da un ragazzo del gruppo e dico che anche questa casa mia e di mamma É piena di fango (il piano terra é il doppio della nostra), chiedo se può venire a vedere un attimo, non viene e mi dice che ora fanno la nostra poi parte la prassi con la foto della nostra, ha già visto la macchinetta per respirare (la Cipap) sarete chiamati subito appena arrivo alla base di Faenza, perché siete invalidi, abbiamo portato fuori il fango nel giardino ora una ‘botta di mocio ’ e torna come prima, ma non ci credo, so già che tornerà tutto come prima, Io per educazione ringrazio e gli offro una bottiglia di succo frutta chiusa grande perché non avevo altro, ma non accettano, Mi dicono che non possono accettare niente. (Sinceramente ho pensato che si siano ‘schifati’ della casa datata). Luca chiede una mano per rimontare la porta d’ingresso perché da solo non ce la fa, Lo aiutano ma sottolineando di lasciare tutte le porte e le finestre spalancate che si deve asciugare. Anche qui non capisco, piove, può entrare chiunque, al massimo tengo le finestre a “svasista” , anche qui io muta. Se ne vanno. Luca mi vede ancora in crisi di pianto, mi dice che tanto hanno detto che richiamano appena arrivano a Faenza. Mi dice di sdraiarmi a letto coi cani, finalmente liberi e lui va a comprare il mocio. Lui ci ha creduto, non l’ho mai comprato io il mocio, perché non uso secchi con la stessa acqua, ma acqua di lavandino pulita, se no si stende lo sporco. Liberiamo i cani ad uno a uno, entrano in casa e istintivamente vanno nel giardino a fare i loro bisogni, come hanno sempre fatto, vedo il giardino e mi metto le mani nei capelli, il giardino é impraticabile. Di fianco alla porta sul retro c’è un buco, non so come chiamarlo, dove scende l’acqua del lavandino esterno e scende l’acqua piovana della tettoia sul retro, ora è senza copertura, il tubo di scolo dell’acqua piovana rotto, un il buco dove deve scorrere l’acqua nei tubi sotterranei che seguono il percorso delle acque chiare, ora é quasi pieno di palate di fango quindi, anche il lavandino esterno é inutilizzabile, come tutto il giardino. Tutto rimasto così da allora. La porta del retro non si chiude più da allora, La posso solo appoggiare perché forse é stata martellata troppo. Io sempre più disperata Luca mi dice di stendermi coi miei 4 cani in camera da letto e credo di essermi addormentata quasi subito. Luca rientra e non lo sento, quando apre la porta della camera, lo sento e mi sveglio, lo sento affaticato, mi dice che ha dato il mocio in cucina ed in bagno, ma non se ne va il fango. Già lo sapevo, speravo di essermi svegliata da un incubo, invece l’incubo era reale. Mentre era fuori ha ricevuto mi dice una telefonata strana credo dalla protezione civile di Faenza per andare via, ma coi 4 cani dove andiamo? Ritelefonato e risponde io al cellulare di Luca mi dicono le stesse cose, la casa é impraticabile dovete uscire, io spiego nuovamente che abbiamo 4 cani Mi rispondono che hanno fatto evacuare anche famiglie con cani. Io rispondo che ho bisogno per le case 18 e 20, il cortile ed il piazzale, ma non possiamo andare al Palazzetto con 4 cani, di cui 2 grandi e uno epilettico, non ce la possiamo fare nel Palazzetto, non sono neanche abituati al guinzaglio e sono già state troppe ore chiuse in auto, siamo già scossi noi, i cani starebbero peggio. Quando sento che ai cani ci pensano loro, ribadisco che abbiamo bisogno per la casa, il giardino ed il piazzale.
Attendiamo 2 giorni, ritelefono, finalmente prendo la linea. Mi dicono che il nostro caso é chiuso perché abbiamo rifiutato gli aiuti… Non ce la faccio più, gli passo Luca gli rispiega tutto, dicono che avrebbero richiamato. Il giorno dopo, sento un auto fare inversione, Esco perché essendo privato, venivano solo da noi, non ricordo che auto era, ma comprendo che sono ufficiali, c’era qualcosa scritto nell’auto ma non ricordo cosa. Gli vado incontro e mi chiedono se abbiamo bisogno, indico il fango del piazzale e rispondo:-secondo lei?- Scendono dall’auto, cercavano noi, ma senza suonare e bussare. Telefonano alle camionette e li sento dire, ho trovato quelli del 18 e 20. Chiamo Luca da casa, parla lui con loro, Io sono dovuta rimanere in casa coi cani e lui fuori per parlare con loro, gli ha spiegato tutto. Sento che gli rispondono abbiamo qui anche dei volontari che rimangono qui 2 giorni, non possiamo fare tutto, quindi per ora la 18 non la puliamo, hanno voluto vedere dove scaricano le fogne nel campo dove é franato, vedo dalla porta che arriva nel campo una macchina della protezione civile, fotografata la terra franata e se ne va. Anche qui non ho capito nulla. Solo foto, non solo non hanno visto l’interno della 18 (la mia è di mamma) quindi non é stato fatto niente, sento che dicono dopo aver ammucchiato il fango esterno nel piazzale privato e nella fossa degli scoli d’acqua piovana dietro casa di mia e di mamma nuovamente piena di fango, quando arriva la pala che raccoglie il fango ammucchiato, verrà a spianare il giardino. Ne approfitto per ricordare che avendo i cani hanno bisogno del loro spazio come prima per sgambettare e per quello epilettico che ha avuto una crisi quella mattina per questo stress poi ha bisogno di riprendersi andando a scaricarsi un po’, ma non possono più correre in un cortile così disvallato. Mi rispondono che spianeranno tutto con la pala. Dopo ore Luca rientra e mi dice che la pala che deve venire a raccogliere il fango ammucchiato non era libera, tanto hanno detto che tornano domani. Il giorno dopo non si vede nessuno. Non so quanti giorni passano, allora vedendo le previsioni sull’hipad, mi preoccupo perché prevede altra pioggia. Ritelefono subito in comune, non sanno nulla, ridico nuovamente che si prevede altra pioggia, bisogna portare via il mucchio di fango che hanno ammucchiato quelli della protezione civile nel nostro piazzale. Gli ricordo di telefonare prima, perché se siamo fuori in farmacia o a fare la spesa, non si possono aprire i cancelli per rispianare il giardino come detto da quelli della protezione civile. La segreteria mi risponde di stare tranquilla che telefonano prima. Passano i giorni, dobbiamo andare a fare la spesa, nessuno ha telefonato al cellulare di Luca, ma al ritorno la massa di fango non c’è più. Penso subito ‘ottimo’, ma così, non hanno potuto spianare il giardino, ancora oggi impraticabile. Ho ritelefonato, per spiegare di nuovo il tutto, Perché ogni volta sembra risponda una persona diversa o non abbiamo carta e penna da annotare il tutto. Mi rispondono che provvederanno. Dopo un po’ ho smesso di telefonare. Ho gettato la spugna. Le istruzioni sanno tutto, ma si ‘rimpallano’ le responsabilità. Non sono abituata A chiedere nulla. Specialmente a chi non ne ha colpa. Penso che l’aiuto di chi é competente mi sia dovuto visto le tasse pagate inutilmente se non provvedono al loro lavoro. Al Comune di Faenza ho scritto tante volte e telefonato, ma non si risolve niente, siamo sempre punto e capo, nessuno sa nulla. Siamo alluvionati Da Maggio 2023 e peggio a Settembre 2024, ma siamo abbandonati e non sostenuti, dimenticati e non seguiti Qui é tutto rimasto così. Io e mio marito siamo invalidi, ma dal comune Ci sentiamo presi in giro. Voglio essere onesta totalmente, lo so che c’è chi ha subito di peggio, ma so anche che altri sono stati anche aiutati. In campagna Faentina se non ha forze fisiche e soldi Non ci aiutano, nonostante tutte le segnalazioni. Ma ricordo sempre che il Sindaco mi scrive su Messenger ‘Arriveremo da tutti’.
LETTERA APERTA AL SINDACO DEL COMUNE DI FAENZA MASSIMO ISOLA
Martedì 30 Gennaio 2024,Ore 15:15
Buongiorno Signor Sindaco Massimo Isola Lo Sa che ci sono Famiglie Faentine Che non Arrivano mai Neanche a Metà mese? E ci continuano arrivare Bollette e Tasse! E Gli Aiuti? I nostri Diritti? Specialmente a chi a Maggio in fase di evacuazione richiesta da voi per l’alluvione lei mi ha risposto ‘che sareste arrivati da tutti!’ Dove siete? Il suo Vice ha visto tutto da me, di persona. Mi avete chiesto Foto ed Email sui danni, poi? Siete spariti. Il Tutto dimostrato Da Facebook, Telefonate, Mess3nger ecc. Non ci si può approfittare di chi non ha soldi o tempo per Avvocati, Pagateceli voi i danni materiali e morali. Lei a mandato i Carabinieri a farci evacuare dalle nostre case, le nostre proprietà, dalla casa di famiglia ,che ha anche valore affettivo! Ce l’ha un Cuore? Un po’ di Sentimento? Chiedete Donazioni ai cittadini italiani E soldi a Roma, ma dove finiscono? Noi siamo stati abbandonati, siamo delusi e disperati, a chi vanno questi nostri Soldi che abbiamo paghiamo in tasse? Magari senza scuse inutili. Venite faccia a Faccia da tutti come promesso! Si può presentare lei, con un perito, Il tempo ce l’ha avuto da Maggio per andare a casa di Tutti… Per piacere vorremo vivere dignitosamente, É nostro diritto. Lei su Messenger mi legge, ma non mi risponde mai, non ci sono scuse per i danni che ci dovete sistemare voi, con persone competenti in materia. I nostri danni li ha visti a Maggio il suo vice sindaco, asserendo ‘che si vede che siamo stati alluvionati. I Danni non guariscono da soli, Ma si allargano, venga a vedere. Io non ho mai ucciso nessuno, non abbia paura, chieda al suo vice sindaco che é venuto qui, non ho nemmeno alzato la voce. Sono più innocua di voi. Con i miei rispetti. Michela Zannoni DANNI DELL’ALLUVIONE 17 MAGGIO 2023 Aggiornato a Lunedì 12 Giugno 2023 ore 15 Via Fossolo 18/20 Siamo 2 invalidi e non abbiamo i soldi da anticipare per nessun lavoro specialmente per danni non causati da noi Il catrame ed il cemento davanti all’officina in fondo piazzale si sono rotti Non funziona più il pozzo per entrambi le 2 casa e l’acqua potabile di mamma l’abbiamo chiuso perché perde da un bagno di mamma I pali della vite di Babbo si sono sradicati L’auto parcheggiata che doveva diventare auto d’epoca ha preso la grandine Nell’ex cabinotto della raccolta differenziata si é rotto il tetto non ho osato guardare dentro se ci sono ulteriori danni ma sicuramente si I mobili in cucina più vicini alle 2 porte si sono rotte i piedi di plastica Il pavimento in cucina si sta alzando Vicino al frigo si É fatto un buco nelle piastrelle La lavastoviglie non funziona più Il water alla prima tirata d’acqua ha fatto uscire acqua sporca come ‘scoppiato’ e non va più giù l’acqua Nel bagno al piano superiore non abbiamo provato Il giardino dietro casa é tutto melmoso C’è un tubo rotto vicino al marciapiede del cancello grande interno Lo scolo sotto al lavandino esterno era pieno di terra tolta a mano va sturato Il lavandino esterno era pieno di terra non si pulisce più di così La terra del giardino diventata melmosa ha fatto voragini pericolose di terra dove si scivola e si cade la più grande é di fianco alla legnaia e vicino rete e cancelletto la terra del giardino dietro va tutta spianata I pali di cemento messi sdraiati a terra si sotto la rete si sono sposati non sono pari e sono fuori sede Un tubo che porta acqua al frutteto si É staccato Lettera aperta al Comune di Faenza Domenica 1 Dicembre 2024 ore 18:30 Chiedo scusa sono Michela Zannoni, siamo alluvionati in Via Fossolo 18 e 20, Borgo Tombe di fianco al fiume Lamone Ma non posso sentire scuse al telefono Ed aspettare i vostri tempi. Ricordandovi sempre che siamo invalidi e dover sempre rispiegare tutto. Sono molto molto stanca della situazione. La protezione civile non ha nemmeno voluto vedere come era sistemata la numero 18! La 20 non é finita di sistemare già da Maggio 23, Quel che viene fatto viene fatto a metà o male. Ora vi invio le foto della numero 18 col Flash perché non funziona neanche la corrente, Oltre all’acqua. Siamo stati alluvionati a Maggio 2023 e Settembre 2024. Nella numero 18, (La protezione civile le ricordo non ha voluto vederla all’interno) nessuno é venuto né a pulire né a vedere, perché avevano molta fretta’ Nel salotto della 18 Sta facendo pure la muffa nei muri con questo fango! Ripeto vedo muffa nei muri! Senza tanti giri di parole e numeri di telefono che si rimpallano il problema, vorrei risposta immediata. Questa lettera sarà resa pubblica, perché mi é stato riferito da un vostro operatore che ciò che viene detto in privato, non ha importanza. A me non interessa se é vero o no. Ma visto che io non ho nulla da nascondere, Sarà pubblicato, non accetto più rimpalli di numeri di telefono, ma sistemazione con appuntamento programmato, con una squadra idonea e con attrezzature idonee, Professionisti che non siano loro a chiedere a me, ma che sappiamo già tutto loro come rimettere in sesto la proprietà! Che sappia veramente cosa fare, per sistemare ‘tutti’, ripeto ‘tutti’ i danni.
Grazie
Mazzotti Luca e Michela Zannoni