Domenica 16 Marzo 2025 Miché

Diario di un Alluvione

Mi ritrovo qui un’altra volta, raccontare gli ultimi due giorni di paura, di paura che un’altra volta l’acqua del fiume mista a terra e fango entrasse nel cortile privato e poi in casa. In casa ancora raschio fango con una spatola, perché ho optato per la pulizia secco sulle piastrelle e dove si può e l’ultimo passaggio con pezze e detersivo e non è mai finita. Altri sembrerebbe che avrebbero preso una strada diversa fatto portare via tutti i mobili regalate agli associazioni, dove non so che fine faranno se già non sono buoni per se stessi. La stessa associazione con una idro pulitrice potente e la tua stessa acqua ciò significa rincaro ulteriore dell’acqua butterebbero acqua sui muri e sui pavimenti. Ci metterò più tempo, ma vedrò quello che posso salvare non distruggere le mura devono essere asciugate non bagnate, questo è ciò che ho imparato da mio babbo, che non sbagliava mai. Con i miei tempi e le mie forze riuscirò a pulire in casa mia e poi in quella di mamma e babbo, qui di fronte, dove sono nata. Non voglio abbandonare ciò che è stato costruito da mio babbo per la famiglia, mi ha trasmesso i valori familiari e non li butto via. Il problema grosso adesso è il giardino impraticabile dove volontari martellandomi la porta di dietro hanno rotto la serratura e hanno deciso col tira acqua di buttare tutta l’acqua non dalla parte davanti e aspirata con uno spurghi, ma buttata dietro nel giardino che non serve solo a me, mio marito nelle stagioni più calde ma soprattutto è per i miei cani il cortile recintato è la loro valvola di sfogo. Lillo, il mio cane maschio epilettico ha bisogno più degli altri di scaricare le proprie energie infatti, tutte le volte che torna da fare i suoi bisogni è scivolato con le gambe anteriori e gliele pulisco dal fango, immaginando anche lui che botta ha preso. Perché anche io, dietro casa vado se non quotidianamente dipende dal tempo metereologico devo uscire per raccogliere i loro bisogni e gettarli in un sacchetto per l’organico. Uscire in un giardino impraticabile perché pieno di melma per chiunque, in più con le mie complicazioni di salute è pericoloso, molte volte sono cadute a terra scivolata, mio marito mi ha tirato su quando sono sola mi aggrappo ai cani perché si avvicinano a me subito. Al Comune, anche se mi è stato promesso dalla protezione civile a settembre 2024 che sarebbero tornati a sistemare con un Bobcat il cortile non si è più visto nessuno non sanno cosa rispondermi dicono che mi richiamano che ne discuteranno, ma non ha mai telefonato nessuno solo noi a loro. Non è facile risolvere tutto da soli. Ora tornando a venerdì, c’è stata un’altra allerta rossa abbiamo rivisto il fiume in piena. Anche se è obbligati all’evacuazione, perché già state allagati, abbiamo deciso di rimanere a casa è più stressante stare in macchina tutta la notte intera senza Internet, senza notizie con quattro cani in macchina che soffrono più di noi, perché non lo capiscono. Per me è stato un colpo al cuore l’ultima volta che siamo usciti di casa, aprire la porta e vedere che non c’era più il pavimento, ma c’era fango dappertutto. Non voglio più vedere una scena così voglio stare in casa e proteggere la mia casa a costo tra virgolette di mettere morbidi davanti alla porta, perché faccia più presa e non entri nulla. Oggi è domenica sembra rientrata l’allerta. Le notizie che si leggono su Internet non sembrano più sicure. Io non sono ancora uscita di casa da venerdì, mi ci vuole sempre più tempo di mio marito a riuscire di casa per non vedere bidoni volati nel cortile,cose da sistemare e tutto il resto. Lavori che non possiamo fare da soli. Stavolta è andata bene. Succederà ancora? Perché da cosa eccezionale è divenuta, diciamo una cosa stagionale? Perché invece di migliorare le cose peggiorano? Perché continuano a esserci notizie non sicure non ce l’ho con nessuno né di destra né di sinistra nel sindaco nel perfetto non lo so di chi sia la colpa so soltanto che se si pagano delle tasse come la bonifica che consiste nel tenere pulito i fiumi e non viene fatto da 10 anni perché richiedono tasse da noi cittadini, se poi il loro lavoro non lo fanno? Perché fino a 100 anni fa prima di questa tassa contadini stessi riuscivano,ho sentito dire, hai visto foto dove riuscivano a svuotare il fiume pulirlo da ogni sorta di qualsiasi cosa possa essere d’intralcio al fiume e poi riportare l’acqua non lo facevano gli alieni lo facevano i nostri nonni perché questo non succede più? Da marzo 2023, il sindaco stesso diramavano notizie tramite Internet non so se a questo punto se scritte da lui o no di non pagare più tasse alcuna che erano state tutte rinviate a data dal destinarsi finché la popolazione si fosse rimessa in tranquillità. Decidi di non pagare, perché così ha detto il sindaco, ma le bollette arrivano sempre più alte e con l’interesse, perché non hai pagato le precedenti, ma sotto suggerimento del sindaco. Tolgono le utenze, anche se loro stessi sanno che in casa abbiamo apparecchi elettromedicali e ciò garantirebbe un continuo uso delle utenze. Bisogna che qualcuno si occupi di noi di tutta la popolazione che non sa da che parte sbattere la testa Chi ha potuto è andato via, ma non tutti vogliono e non tutti possono. Mio marito ha scoperto venerdì in piena allerta che io invalida con la 104, per legge non dovrei pagare tasse, per fare ricorso, ci vogliono soldi ci vuole un avvocato. Ciò che è nostro diritto, perché non c’è mai stato detto? Qui si rimettono sempre i più poveri e ci guadagnano sempre più ricchi. Non mi sembra per nulla corretto. Da un mese, il presidente della regione della De Pascale almeno leggendo dai giornali di zona o da Internet vuole delocalizzare le case perché non conviene riparare il tutto per poi rischiare che vengano sommerse di nuovo da fango. Sempre un mese fa, leggo che ha deciso che entro poche settimane ogni familiare doveva essere informato se la sua casa doveva essere delocalizzarta. Non mi sembra facile, io abito qui da quando sono nata, tutto quello che ho è qui, ma loro cosa intendono per delocalizzare? Prima cosa ho pensato che come direbbe la legge in caso di calamità naturale che ti venga offerto una casa nel nostro caso, anche un terreno di uguale o maggiore valore. Ci aiuteranno anche col trasloco? Ieri leggo che per delocalizzare ora qui si intende darti un indennizzo per cercarti casa dove vuoi. A casa mia, questo non si chiama aiutare si chiama lavarsi nelle mani. Chi deve essere delocalizzato? Io non sono stata interpellata da nessuno, ma essendo meno di 50 metri dal fiume Lamone, temo arrivi questo obbligo. Se fosse quanto tempo abbiamo per sgomberare, abbiamo tutti le stesse braccia e gli stessi aiuti? Non credo Riusciranno ad accontentare tutti? Non credo. A cosa dobbiamo credere se non sappiamo neanche se verremo infangati un’altra volta? Se verremo aiutati per sistemare questa casa? O con la scusa della delocalizzazione, si prendono altro tempo? Il mese passato e allo scadere c’è stata l’ennesima alluvione. Io chiedo questo che qualcuno risponda onestamente, se non sappiamo neanche dove dovete fare le casse bacini di espansione, perché non ci viene detto a chi è riferita la delocalizzazione? Non credo di essere l’unica che vuole chiarimenti, cosa si può fare perché la mia voce arrivi a chi può dare risposte concrete nere su bianco, magari Grazie

Miché

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